Caterina d'Aragona, Regina di Inghilterra (la prima moglie)

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marie.
view post Posted on 11/6/2008, 10:00




Lettera al re in punto di morte.

My most dear lord, king and husband,
The hour of my death now drawing on, the tender love I owe you forceth me, my case being such, to commend myself to you, and to put you in remembrance with a few words of the health and safeguard of your soul which you ought to prefer before all worldly matters, and before the care and pampering of your body, for the which you have cast me into many calamities and yourself into many troubles. For my part, I pardon you everything, and I wish to devoutly pray God that He will pardon you also. For the rest, I commend unto you our daughter Mary, beseeching you to be a good father unto her, as I have heretofore desired. I entreat you also, on behalf of my maids, to give them marriage portions, which is not much, they being but three. For all my other servants I solicit the wages due them, and a year more, lest they be unprovided for. Lastly, I make this vow, that mine eyes desire you above all things.
Katharine the Quene.

ç_____ç

Edited by marie. - 11/6/2008, 11:51
 
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view post Posted on 11/6/2008, 11:42
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hanno sempre un che di dolce, straziante e romantico le ultime lettere delle regine. E' straordinario come possa amare una donna ...
 
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marie.
view post Posted on 13/6/2008, 11:41




Confermo :ok:

Bene, oggi ho scoperto che questo ritratto, che si pensava fosse di Giovanna di Castiglia, è stato recentemente riconosciuto come raffigurante sua sorella, la nostra Caterina d'Aragona!
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HarukaKV
view post Posted on 13/6/2008, 11:54




lei è sempre innamorata ed è talmente credente che perdona con tutto il cuore
 
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view post Posted on 14/9/2008, 12:18
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Caterina di fronte ai giudici in "L'altra donna del re"



Caterina di fronte ai giudici in "The Tudors"
 
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LesCavesDuRoy
view post Posted on 14/9/2008, 13:51




CITAZIONE (*§Yue§* @ 14/9/2008, 13:18)
Caterina di fronte ai giudici in "L'altra donna del re"
(FILE:https://www.youtube.com/v/13izpYeD6rY&hl=it&fs=1)


Caterina di fronte ai giudici in "The Tudors"
(FILE:https://www.youtube.com/v/NRhNwIylmF8&hl=it&fs=1)

Potrei essere retorico, ma questa scena ripresa da "L'altra donna del re" è molto più emozionante, e penso anche più realistica!

"Se c'è una sola giusta causa contro di me, sarò ben lieta di partire tra l'ignominia e il disonore, ma io vi garantisco, e Dio è mio testimone, che non c'è."
Questa parte è stupenda!!! Per caso Caterina si rivolse davvero a Enrico con queste parole?
 
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marie.
view post Posted on 19/9/2008, 09:43




Non vorrei dire una scemenza, ma mi pare che sia il discorso in The Tudors ad essere stato realmente tutto pronunciato...
Però trovo più realistiche le reazioni di JRM piuttosto che quelle di Bana... Se non altro perchè Bana ha quell'espressione dall'inizio alla fine del film!

Che bella voce italiana che hanno dato a Caterina... Non l'avevo ancora sentita!
 
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LesCavesDuRoy
view post Posted on 19/9/2008, 15:58




CITAZIONE (marie. @ 19/9/2008, 10:43)
Però trovo più realistiche le reazioni di JRM piuttosto che quelle di Bana... Se non altro perchè Bana ha quell'espressione dall'inizio alla fine del film!

Ti quoto fino allo sfinimento su questo :lol: !!! In effetti non c'è che dire, JRM è davvero un bravo attore, mentre Eric Bana è un pezzo di legno...e facendo il confronto tra queste due scene questa differenza si nota chiaramente!
 
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view post Posted on 19/9/2008, 17:12
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La stessa scena nel dramma di Shakespeare. Purtroppo tutte le volte che vado in libreria e vedo Le sei mogli di Enrico VIII finisco per comprare qualche altro libro :P Forse lì c'è il discorso completo; qualcuno lo sa?

Regina Caterina Sire, è il mio desiderio che rendiate giustizia al mio buon diritto, e che mi concediate la vostra pietà. Perché sono una miserrima infelice, una forestiera, nata fuor dei vostri confini, e non ho qui alcuna garanzia di giudizi imparziali, né sicurezza di un procedimento equo e benevolo. Ahimè, sire, in che vi ho recato offesa? Qual motivo di risentimento vi ho mai offerto, con la mia condotta, perché abbiate a scacciarmi da voi in questa forma, e togliermi il vostro favore? Il cielo è testimone ch'io son sempre stata una moglie umile e fedele, e che sempre mi sono rimessa alla volontà vostra, timoroso sempre d'accendere la vostra ira, senza mai levar gli occhi di sul vostro viso, se non gaia o melanconica, a seconda ch'io lo vedessi diversamente atteggiato. Qual fu mai quell'ora in cui ebbi a contraddire un vostro desiderio, ovvero trascurai di farlo mio? O quale dei vostri amici non mi son sforzata d'amare, anche se per avventura lo conoscevo per mio nemico? E quale, per contro, dei miei anici, che fosse incorso nell'ira vostra, non ho io cessato di trattar con urbanità, informandolo, anzi, come dovesse considerarsi licenziato dal mio servizio? Sire, richiamate alla vostra memoria che io sono stata vostra moglie, umile e sottomessa, per più di vent'anni, e che ho avuta la benedizione di generarvi più di un figlio. Se in tutto questo lungo corso di tempo voi potete dire e provare ch'io abbia commesso alcunché di lesivo per il mio onore o il vincolo coniugale e il mio amore o il mio dovere, contro la vostra sacra persona, banditemi da voi, in nome di Dio, e colpendomi del più infame disprezzo, consegnatemi pure agli impietosi rigori della giustizia. Consentite ch'io dica come il re vostro padre s'avesse la fama d'un principe assai prudente, e ricco d'un ingegno e d'una facoltà di giudizio senza paragone eccellenti. Ferdinando mio padre, del resto, re di Spagna, era reputato come il più assennato principe che avesse tenuto per molt'anni le redini del regno. Né si può negare che entrambi avessero chiamato a raccolta, da ogni paese, un consiglio di saggi dottori, e che costoro, dopo aver dibattuta la questione, decidessero che le nostre nozze eran perfettamente legali. Onde io molto umilmente vi supplico, sire, di volermi risparmiare, fino a quando, almeno, io possa essere consigliata dai miei amici in Spagna, dei quali vorrò sollecitare il parere. Sia fatta, altrimenti, in nome di Dio, la vostra volontà!
Wolsey Signora, vi vedete dinanzi, scelti da voi medesima, questi reverendi padri: essi son uomini di dottrina e integrità singolare, i migliori del nostro paese, e son stati qui raccolti al fine di perorar la vostra causa. Sarà quindi inutile che voi tentiate di rimandare il giudizio, da un lato per la vostra stessa tranquillità, e dall'altro per rettificare al più presto quel che può esservi ancora d'irregolare nella posizione del re.
Campeggi Sua grazia ha parlato rettamente e secondo giustizia. E quindi, signora, sarà bene che questa reale udienza proceda innanzi, e che siano esposti e ascoltati, senza ulteriori ritardi, gli argomenti dell'una e dell'altra parte.
Regina Caterina Signor cardinale, è a voi che parlo.
Wolsey E qual è il vostro desiderio, signora?
Regina Caterina Signore, son quasi sul punto di piangere. Ma pensando che noi siamo una regina, ovvero che a lungo abbiamo sognato di esserlo, e che, comunque, siamo la figliuola d'un re, le stille delle mie lagrime saran mutate in scintille di fuoco.
Wolsey Vogliate avere ancora un poco di pazienza.
Regina Caterina L'avrò, ma il giorno in cui voi tornerete ad esser umile; o, piuttosto, alquanto prima d'allora, ché, altrimenti, Iddio mi punirebbe. Vi sono alcune ragioni assai forti che m'obbligano a credete che voi siete mio nemico, e quindi mi rifiuto di accettarvi come giudice: e difatto siete stato soltanto voi ad attizzar questo carbone spento fra il mio signore e me: e la rugiada del cielo possa estinguerne i tizzoni! E quindi io confermo di elevare la mia protesta formale, e dal profondo dell'anima rifiuto di sottopormi al vostro giudizio, poiché dichiaro ancora una volta di considerarvi come mio mortale nemico. E non credo per nulla che siate amico della verità.
Wolsey Ed io protesto che voi non parlate come voi stessa, come colei che ha sempre professato spirito di carità e dimostrato con le azioni d'avere un animo gentile, una mente avveduta e d'assai superiore a quella che sogliono avere le donne. Signora, voi mi fate torto. Io non nutro rancori verso di voi, né alcuna intenzione d'essere ingiusto, così verso di voi come verso chiunque altro. Per quel che ho già fatto e che farò nel seguito, ho la piena approvazione del Concistoro, sì, proprio del Concistoro di Roma. Mi accusate d'aver soffiato e attizzato il fuoco: ma io lo nego. II re è presente, e se lui potesse sorprendere queste mie parole in contraddizione con ciò che ho lfatto, oh, come potrebbe colpire, e secondo giustizia, la mia falsità, al modo che voi avete colpito, invece, il mio onesto procedere! Se egli poi mi conosce per innocente, ne segue allora che egli sa anche quanto voi m'avete usato torto. A lui, pertanto, s'addice di darmi riparazione, e questa vorrà consistere soltanto nel rimuovere i vostri ingiusti pensieri dalla vostra mente. E innanzi che sua maestà voglia intervenire, io vi prego, o graziosa signora, di voler negare ogni fede a quel che avete detto, e di non ripeterlo più.
Regina Caterina Mio signore, mio signore, io sono una donna semplice, e troppo debole per resistere alla vostra astuzia. Voi badate ad avere un contegno mite e umili parole sul labbro, e procurate che il vostro ufficio e il vostro stato siano, per l'appunto, contraddistinti, all'esterno, dall'umiltà e dalla mitezza. Ma il vostro cuore invece, è tutto arroganza, bile e orgoglio. Con l'aiuto della fortuna e i favori di sua maestà, è stato facile, per voi, ascendere i gradini più bassi, ed ora siete salito là dove i potenti non son che vostri stipendiati, e le parole non son che dei domestici dei quali vi servite a vostro talento, secondo l'ufficio che più vi piace assegnar loro. E ho l'obbligo di dirvi che siete più premuroso del vostro onore personale che non del vostro alto mistero spirituale; e ancora una volta mi rifiuto di accettarvi come giudice, e qui, alla presenza di voi tutti, mi appello al Papa, perché tutt'intera la causa sia portata dinanzi a Sua Santità, e venga giudicata soltanto da lui. Ella s'inchina al Re fe le mosse d'andarsene.
Campeggi La regina si mostra ostinata e recalcitrante verso la giustizia, e pronta insieme a farsene accusatrice, e sdegnosa d'esserne giudicata. E tutto questo proprio non le s'addice. Guardate, è sulle mosse d'andarsene.
Re Chiamatela indietro!
Banditore Caterina, regina d'Inghilterra, presentati davanti al tribunale!
Gentiluomo Usciere Signora, vi richiamano.
Regina Caterina A che serve farmelo notare? Ve ne prego, badate ai fatti vostri. Quando richiameranno indietro voi, siate pronto a ritornare. Ed ora mi aiuti Iddio! Son tribolata più di quanto la mia pazienza non possa tollerare. Suvvìa, andiamo. Non voglio restar qui un sol minuto di più, ne vorrò mai ripresentarmi, per questa causa, in nessuno dei loro tribunali! Exit.
 
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damigella90
view post Posted on 19/10/2009, 17:31




Questo è il commovente discorso come lo riporta la Fraser nelle sei mogli di Enrico. Immaginatevi la scena: la regina inginocchiata davanti al marito che pronuncia queste parole in un inglese con marcato accento spagnolo:
"Sire, per l'amore che c'è stato tra noi vi supplico, rendetemi giustizia e diritto, abbiate compassione e pietà di me, perchè io sono una povera donna, una straniera, nata al di fuori del vostro regno. Io non ho amici qui e ancor meno difensori imparziali. Vengo a voi come a colui che amministra la giustizia all'interno di questo paese... Prendo Iddio e il mondo intero a testimone che sono stata per voi una moglie fedele, umile e obbediente, sempre compiacente ai vostri desideri e al vostro piacere... sempre paga e soddisfatta di tutte le cose in cui voi trovavate diletto e scago... Ho amato tutti coloro che voi amavate, solo per amor vostro, che ne avessi da parte mia motivo o no, che essi fossero miei amici o miei nemici."
Poi la regina aggiunge che è pronta a essere messa da parte per un legittimo motivo "o per disonestà (di comportamento) o per altro impedimento."
"Da me avete avuto diversi figli, anche se è stata volontà di Dio di chiamarli fuori da questo mondo."
"E chiamo Iddio a mio testimone che quando mi avete avuto ero vergne, nè mai toccata da uomo. E se questo sia vero o falso, lo chiedo alla vostra coscienza."
Poi la regina si alza, fa la riverenza al re e lascia l'aula. L'usciere la richiama per tre volte ma lei non vuole tornare indietro affermando che "questo tribunale non è imparziale nei miei confronti. Non intendo restare."
:cry: :cry: :cry:
 
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view post Posted on 28/10/2009, 21:12
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Grazie di aver riportato il passo Damigella. E' davvero una delle scene più intense e commoventi della vita di Caterina, regina di nome e di fatto!
 
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diana924
view post Posted on 29/10/2009, 15:26




a mio parere è l'unica che potesse essere davvero regina, aveva qualcosa di regale che nessuna delle altre mogli ha mai avuto
 
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view post Posted on 29/10/2009, 18:57
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Effettivamente è l'unica ad essere nata principessa in una corte regale: come ben sappiamo i suoi genitori erano nientemeno che Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona!
 
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damigella90
view post Posted on 29/10/2009, 19:21




Esatto! Era nata per essere regina ed era stata istruita in tal senso. Quindi pensate cosa deve aver provato :cry:
Comunque, credo che la dignità e la regalità, chiamiamola così, siano anche un qualcosa di innato che non tutti possiedono ;)

Edit:

Aggiungo questa miniatura di Caterina che non avevo mai visto, di Lucas Horenbout e risalente al 1525
image


fonte

Edited by damigella90 - 31/10/2009, 12:15
 
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Duque de Mompensier
view post Posted on 11/9/2011, 13:06




Ragazza di Caterina d' Aragona rappresentata con i suoi genitori e fratelli, in un arazzo, conservato nell'Alcazar di Segovia
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Caterina è la bionda che guarda al fronte.
 
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37 replies since 20/4/2008, 08:41   6314 views
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